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Acque adibite a Consumo Umano Home Page/Acque Potabili: Dipartimento di Campobasso


ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n.31

Le acque destinate al consumo sono disciplinate dal Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n.31, emanato in attuazione della Direttiva 98/83/CE.
La Regione Molise con Testo approvato con Delibera n. 520 del 9 maggio 2005, integrato e coordinato con le modifiche apportate con Delibera n. 886 del 4 luglio 2005, ha definito per l’attuazione del suddetto Decreto Legislativo 31/2001 delle proprie Linee guida finalizzate al controllo sanitario delle acque destinate al consumo umano e ai criteri per la gestione dei casi di non conformità.
L’attività di controllo è deputata all’Azienda Sanitaria Regionale (ASREM), attraverso il Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione (SIAN) territorialmente competente ed è svolta di concerto con l’ARPA Molise.
La pianificazione è articolata in modo di verificare la conformità delle acque destinate al consumo umano, sulla base di programmi elaborati secondo i criteri generali e nell’ambito dell’attività ispettiva, che prevedono:

  • - l’individuazione dei punti di prelievo;
  • - la definizione delle frequenze di campionamento;
  • - la tipologia del controllo (di routine, di verifica);
  • - l’effettuazione degli esami ispettivi negli impianti di acquedotto ai fini della vigilanza sulla gestione degli stessi (stato delle opere, controlli interni, etc.).

I punti di campionamento monitorati dal Dipartimento di Campobasso sui comprensori di 84 comuni sono 229, con 653 campioni di routine e 229 campioni di verifica annui.
Ogni punto di prelievo è identificato da un codice composto da un numero di caratteri alfanumerici.
La frequenza dei controlli presso i punti di campionamento è eseguita secondo le tempistiche previste dal D. Lgs. 31/2001.
Prima di effettuare il campionamento si procede alle seguenti operazioni:

  • 1 - asportare eventuali parti non termoresistenti;
  • 2 - verificare che il rubinetto sia pulito e procedere alla rimozione del biofilm tramite soluzione di ipoclorito di sodio al 10%, utilizzando guanti protettivi in lattice;
  • 3 - fare scorrere l’acqua almeno per cinque minuti;
  • 4 - sterilizzare il rubinetto utilizzando flambatori portatili;
  • 5 - fare scorrere l’acqua per almeno altri cinque minuti.

L’attività analitica chimica e microbiologica è effettuata dai laboratori del Dipartimento di Campobasso, accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018, per quanto riguarda i parametri microbiologici. I campioni sono prelevati da tecnici qualificati presso utenze pubbliche e private presenti lungo le reti acquedottistiche dell’intera Regione, assicurando un controllo costante e puntuale della qualità dell’acqua. Le analisi sui campioni d’acqua sono eseguite utilizzando una procedura di prova accreditata, conforme alle specifiche della normativa vigente e validata dall’Istituto Superiore di Sanità. Qualora i risultati delle analisi risultino non conformi, l’ARPA Molise informa il SIAN che emette atti di prescrizione, quali proposte al Sindaco di ordinanze cautelative, al fine di assicurare interventi necessari al ripristino della qualità dell’acqua.
Le ASL sono inoltre istituzionalmente preposte all’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie stabilite per legge nel caso in cui l’Ente Gestore non ottemperi alle prescrizioni impartite.
Per essere considerata potabile un’acqua deve rispondere ai requisiti stabiliti dal suddetto D. Lgs. 31/01 che prevede l’assenza di batteri indicatori di inquinamento fecale e la presenza di sostanze chimiche entro le concentrazioni massime ammissibili (C.M.A.) indicate nei suoi allegati. Tali limiti sono stabiliti tenendo conto dell’assunzione massima giornaliera su lunghi periodi, della natura del contaminante e della sua eventuale tossicità. Il laboratorio microbiologico ricerca, con tecniche “colturali” i microrganismi indicatori di possibile inquinamento fecale o di potabilizzazione insufficiente o non efficace.
Il laboratorio chimico ricerca le sostanze chimiche indesiderate, che alterano la qualità organolettica dell’acqua (ad es. ferro) e sostanze nocive per la salute umana (es. arsenico, antiparassitari).

In conclusione, il giudizio di qualità e di idoneità d’uso delle acque destinate al consumo umano è fondato sulle risultanze dei controlli analitici, basati anche su una valutazione globale delle caratteristiche qualitative dell’acqua che tenga conto dei caratteri organolettici e del riscontro analitico dei parametri chimici, chimico–fisici e microbiologici, e sulla loro rispondenza ai limiti tabellari e ai valori guida. La valutazione è effettuata anche in relazione ai dati forniti dall’esame ispettivo alle fonti di approvvigionamento, agli impianti e alle reti, nonché sulla base della serie storica delle analisi eseguite.

<Ricerca Analisi acque potabili

dati analisi acque potabili anno 2019 del Dipartimento Provinciale di Campobasso (PDF)

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