La Direttiva Quadro sulle Acque (WFD 2000/60/CE), recepita in Italia con il D.Lgs. 152/06, introduce un piano d’azione comunitario per l'attuazione di una politica sostenibile in materia di acque. Scopo della Direttiva è quello di istituire delle linee guida per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e di quelle sotterranee in modo da impedire un ulteriore deterioramento degli ecosistemi acquatici e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici, prevenire e ridurre l’inquinamento e promuovere un utilizzo sostenibile dell’acqua. Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, con le sue successive modifiche ed integrazioni, recepisce formalmente la Direttiva 2000/60/CE, abrogando il previgente Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152. Il D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. introduce un nuovo sistema di giudizio delle acque definendo, ai fini della classificazione, lo “stato delle acque superficiali” come l’espressione complessiva dello stato di un corpo idrico superficiale, determinato dal valore del suo Stato Ecologico e Chimico.
Lo Stato Ecologico esprime la qualità, la struttura e il funzionamento degli ecosistemi acquatici associati alle acque superficiali; esso e definito su più elementi di qualità: • Elementi di Qualità Biologica (EQB); • Elementi idromorfologici; • Elementi chimico-fisici a sostegno; • Inquinanti specifici;
Per i corpi idrici fortemente modificati, cosi come definiti al comma 2 dell’articolo 74 del D.Lgs. 152/06, i quali sono “corpi idrici la cui natura, a seguito di alterazioni fisiche dovute a un’attività umana, e sostanzialmente modificata”, la normativa prevede la determinazione del “Potenziale Ecologico” cosi come definito al punto A.2.5 dell’Allegato 1 del D.M. 260/2010 Nella regione Molise il Piano di tutela delle acque individua il corpo idrico Biferno 5 (R14_001_012_SS_4_T) come corpo idrico fortemente modificato e l’invaso del Liscione (R14.001_ME4) come corpo idrico artificiale.
Lo Stato Chimico è classificato come “Buono” o “non Buono” sulla base degli standard di qualità dei microinquinanti appartenenti alla tabella 1/A del D.Lgs. 172/2015. Tale tabella comprende le sostanze definite prioritarie (P) e quelle definite pericolose prioritarie (PP) e le rimanenti sostanze (E).
* Nella carta sono riportati i corpi idrici superficiali interni significativi della regione Molise (individuati dal differente gradiente di colore) con i relativi esiti classificatori del periodo 2016/2020.
In applicazione al D.Lgs.152/06 e ss.mm.ii. il Piano di Tutela delle Acque della Regione, approvato con Deliberazione di Consiglio Regionale n. 25 del 6 febbraio 2018, stabilisce la rete di monitoraggio su cui effettuare controlli chimici, chimico-fisici e biologici per determinare lo Stato Ecologico e Chimico dei corpi idrici significativi della regione ai fini del conseguimento dell’obiettivo di qualità ambientale (“buono stato ecologico” e “buono stato chimico”). Essa si compone di 6 corpi idrici in monitoraggio di sorveglianza, 7 in monitoraggio operativo e 3 di rete nucleo. La tabella 9 del capitolo “Reti di monitoraggio” del PTA riporta i corpi idrici significativi fluviali sottoposti a monitoraggio con le relative tipologie:
CODICE CORPO IDRICO | NOME | BACINO | COMUNE | TIPO DI MONITORAGGIO |
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I027_018_SS_2_T | TRIGNO 1 | Trigno | Vastogirardi | Sorveglianza, Nucleo |
I027_018_SS_3_T | TRIGNO 2 | Trigno | Civitanova del Sannio | Operativo |
I027_018_SS_4_T | TRIGNO 3 | Trigno | Roccavivara | Operativo |
I027_012_SS_4_T | TRIGNO 4 | Trigno | Montenero di Bisaccia | Operativo |
N011_018_SR_1_T | VOLTURNO 1 | Volturno | Castel San Vincenzo | Sorveglianza |
N011_018_SR_2_T | VOLTURNO 2 | Volturno | Colli a Volturno | Sorveglianza, Nucleo |
N011_018_SS_3_T | VOLTURNO 3 | Volturno | Sesto Campano | Operativo |
R14_001_018_SR_1_T | BIFERNO 1 | Biferno | Bojano | Sorveglianza |
R14_001_018_SR_2_T | BIFERNO 2 | Biferno | Colle D’Anchise | Sorveglianza |
R14_001_018_SS_2_T | BIFERNO 3 | Biferno | Castropignano | Sorveglianza, Nucleo |
R14_001_018_SS_3_T | BIFERNO 4 | Biferno | Lucito | Operativo |
R14_001_018_SS_4_T | BIFERNO 5 | Biferno | Larino | Operativo | I015_018_SS_3_T | FORTORE | Biferno | Gambatesa | Operativo |
La definizione della rete di monitoraggio parte dal presupposto che il rilievo deve essere realizzato su un numero sufficiente di corpi idrici in modo da fornire una valutazione dello stato di qualità complessivo delle acque superficiali nell’ambito di ogni bacino idrografico. Le diverse tipologie di monitoraggio si applicano ai corpi idrici in base al rischio di raggiungere, o di non raggiungere, gli obiettivi di qualità ambientale e più specificatamente:
• Il monitoraggio di sorveglianza interessa tutti i corpi idrici classificati “non a rischio” o “probabilmente a rischio;
• Il monitoraggio operativo interessa tutti i corpi idrici classificati “a rischio di non raggiungere gli obiettivi ambientali” e ciò sulla base dell’analisi delle pressioni e degli impatti oppure in base a dati di monitoraggio pregressi.
• Il monitoraggio della rete nucleo volto a valutare le variazioni a lungo termine in condizioni naturali o risultanti da una diffusa attività antropica.
Per la determinazione dello stato ecologico dei corpi idrici superficiali fluviali gli elementi di qualità biologica considerati sono: macroinvertebrati, macrofite, diatomee e fauna ittica.
Il D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. stabilisce che per i corpi idrici lacustri la classificazione dello stato ecologico sia effettuata valutando gli elementi biologici e gli elementi chimico-fisici a sostegno; tra gli elementi di qualità biologica sono da considerare il fitoplancton, le macrofite e i pesci. L’unico bacino lacustre della regione Molise monitorato è il Liscione (Lago di Gualdialfiera), identificato come invaso artificiale. In riferimento a quanto stabilito nella sezione A al punto 1.1 dell’Allegato 3 del decreto ministeriale n. 260/2010, l’unico elemento biologico obbligatorio da considerare nelle attività di monitoraggio, e conseguente classificazione del potenziale ecologico, è il Fitoplancton in quanto maggiormente sensibile alle pressioni.