ACQUE MARINO COSTIERE

ACQUE MARINO COSTIERE

I Corpi Idrici Marino-Costieri sono definiti al punto c, comma 1 dell’articolo 74 del D.Lgs 152/2006 come “acque superficiali situate all’interno rispetto a una retta immaginaria distante, in ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali e che si estendono eventualmente fino al limite esterno delle acque di transizione”.

Ai sensi della Direttiva 2000/60/CE, per la tipizzazione delle acque marino-costiere sono presi in considerazione i seguenti descrittori:

  • morfologia dell’area costiera sommersa (compresa l’area di terraferma adiacente);
  • natura del substrato;
  • stabilità verticale della colonna d’acqua.

Fermo restando le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del litorale molisano che definiscono i primi due indicatori, il terzo descrittore è derivato dai parametri “temperatura” e “salinità” caratterizzanti la stabilità della colonna d’acqua. Tale fattore ben rappresenta gli effetti delle immissioni di acqua dolce di provenienza continentale, correlabili ai numerosi descrittori di pressione antropica che insistono sulla fascia costiera (nutrienti ed inquinanti).

Integrando le classi di tipologia costiera basate sui descrittori geomorfologici con le classi di stabilità della colonna d’acqua vengono identificati i tipi della fascia costiera molisana; le varie tipologie geomorfologiche e di stabilità della colonna d’acqua si combinano e determinano i seguenti tipi di acque marino-costiere:

(Tabelle tratte dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Molise – DGR 599/2016 e DCG 25/2018)

MONITORAGGIO CORPI IDRICI MARINO COSTIERI

Le attività di monitoraggio sono condotte effettuando campionamenti, secondo le periodicità previste dalla normativa tecnica di settore, in n. 2 siti di campionamento per Corpo Idrico, per un totale di n. 6 stazioni di campionamento localizzate nel tratto di mare prospiciente la costa molisana (Figura seguente).

(Immagine tratta dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Molise – DGR 599/2016 e DCG 25/2018)

Le attività di monitoraggio, finalizzate alla classificazione dello “Stato Ecologico” e dello “Stato Chimico”, si sostanziano nella determinazione di indici biologici (fitoplancton, macroinvertebrati bentonici), di parametri chimico-fisici a sostegno (utili al fine di misurare il livello trofico degli ambienti marino costieri tramite la determinazione dell’indice TRIX, utile per la valutazione dell’ossigeno disciolto e dei nutrienti unitamente al parametro “clorofilla a”) e di parametri chimici appartenenti all’elenco delle sostanze prioritarie (P), pericolose prioritarie (PP) e altre sostanze (E). di cui alla Tabella 1/A e 1/B dell’Allegato I alla Parte Terza del D.Lgs 152/2006.

Lo Stato Ecologico è determinato in relazione all’indice definito per gli EQB di riferimento, unitamente al valore di classe di TRIX; lo Stato Chimico è classificato sulla base degli standard di qualità dei microinquinanti appartenenti alle tabelle 1/A e 1/B dell’Allegato I alla Parte Terza del D.Lgs 152/2006. Tali tabelle comprendono le sostanze definite prioritarie (P) e quelle definite pericolose prioritarie (PP) e le rimanenti sostanze (E).


STRATEGIA MARINA

Il 17 giugno 2008 il Parlamento Europeo ed il Consiglio dell’Unione Europea hanno emanato la Direttiva quadro 2008/56/CE sulla strategia per l’ambiente marino, successivamente recepita in Italia con il D.lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010.

La Direttiva, elemento cardine della futura politica marittima dell’Unione Europea, pone come obiettivo agli Stati membri il raggiungimento del “buono stato ambientale” (GES, “Good Environmental Status”) per le proprie acque marine.

BUONO STATO AMBIENTALE

Per buono stato ambientale delle acque marine si intende la conservazione della diversità ecologica, della vitalità dei mari garantendo l’utilizzo dell’ambiente marino ad un livello sostenibile e salvaguardando il potenziale per gli usi e le attività delle generazioni presenti e future. Per consentire di raggiungere gli obiettivi prefissati, la direttiva ha sviluppato 11 descrittori che descrivono l’ecosistema una volta che il buono stato ambientale è stato raggiunto.

Ai sensi della Direttiva, le acque marine europee sono ascrivibili a 4 regioni:

Mar Baltico,

Oceano Atlantico nordorientale,

Mar Mediterraneo,

Mar Nero.

Alcune di queste regioni sono ulteriormente suddivisione in sotto-regioni.

Nel Mediterraneo sono state individuate tre sub-regioni:

a) il Mediterraneo occidentale,

b) il mar Adriatico e

c) il mar Ionio e Mediterraneo centrale. .

La regione Molise è parte della sotto-regione Adriatica e, in tale ambito, per il tramite dell’ARPA Molise viene condotto il monitoraggio per i seguenti descrittori.

MODULO 1 – PARAMETRI CHIMIC-FISICI COLONNA D’ACQUA, HABITAT PELAGI, RIFIUTI GALLEGGIANTI

Le attività programmate ed effettuate a cadenza bimestrale sono rivolte alla raccolta e alla determinazione di parametri chimico-fisici lungo la colonna d’acqua, della concentrazione dei nutrienti, alla caratterizzazione degli habitat pelagici (fitoplancton e mesozooplancton).

Con la metodica del visual census lungo tutto il percorso del transetto sono stati effettuati i rilevamenti del macrozooplancton e dei rifiuti galleggianti con segnalazione e registrazione delle coordinate di presenza e fitoplancton con cadenza bimensile. Mentre il campionamento mesozooplancton è stagionale.

MODULO 2 – ANALISI MICROPLASTICHE

Le attività di campionamento sono semestrali e prevedono l’utilizzo del retino manta oltre i rilievi con sonda multiparametrica lungo la colonna d’acqua

MODULO 4 – RIFIUTI SPIAGGIATI

Le attività di campionamento sono semestrali e prevedono l’identificazione dei rifiuti spiaggiati.

DESCRITTORE 8 – CONTAMINANTI: SEDIMENTI BIOTA

Le attività programmate ed effettuate a cadenza annuale prevedono il campionamento del sedimento nelle 6 stazioni di indagine e di prelievi di organismi marini, in stazioni posizionate in parte entro e in parte oltre le 12 miglia nautiche.

 Nello specifico le specie target da monitorare saranno il Mullus barbatus, il Merluccius merluccius e una terza specie a scelta tra molluschi (Mytilus galloprovincialis).

I dati sono consultabili presso:

Sistema Informativo Centralizzato Dati di Monitoraggio MSFD

Al seguente link http://www.db-strategiamarina.isprambiente.it/app/#/